Surplus e Dintorni.....

 

Alla bella manifestazione fiorentina riservata unicamente al settore radioamatoriale con Stand commerciali e molti altri dedicati al Surplus & libero scambio  Roberto Stefanelli IK5HGU,  ha presentato al concorso  autocostruttori l'ultima sua creatura conquistando il 1° premio. Prodotto di eccellente fattura, con pezzi unici creati al tornio ed elettronica studiata ad hoc per rendere al meglio il funzionamento di questo utile ed essenziale strumento presente nello shack di una stazione radioamatoriale.

La realizzazione del Rotore di antenna con il control box dedicato include  la presenza di un alimentatore 13,8 Volts 40 Ampere con protezione per gestire qualsiasi tipo di trasmettitore. Un ringraziamento speciale a Roberto per le foto e le relazioni esplicative di seguito pubblicate del progetto realizzato. Complimenti ancora ed appuntamento alla prossima edizione dell'HamFest con chissà quale altra sorpresa.....  

 

 

 

RELAZIONE DESCRITTIVA

CIRCUITO ALIMENTAZIONE AVVIAMENTO E CONTROLLO MOTORE

Con la presente relazione andiamo a descrivere
il circuito elettronico di servizio che alimenta,
avvia e controlla il motore elettrico di
provenienza surplus che altro non è che un
robustissimo motore in DC con riduttore
meccanico di velocità a vite senza fine, rapporto
“i = 10”, valido elemento dinamico utilizzato
solitamente come apriporta.
Lo stesso è stato utilizzato per la realizzazione
del rotore oggi presentato i cui aspetti
meccanici verranno illustrati in una relazione ad
hoc del tema del progetto “surplus e dintorni”.
Ritornando al circuito di controllo, con la
presente relazione, si illustra che su di un unico
circuito stampato sono stati realizzati tre
alimentatori stabilizzati DC, utilizzando
l'integrato LM 317.


Due di questi tre alimentatori sono stati rinfor
zati con l'installazione circuitale di un piccolo
transistor di potenza del tipo TIP 32.
Il primo di alimentatore, con autonomo ponte a
diodi, raddrizza la tensione AC di 24 volt che
viene prelevata da un autonomo trasformatore
dedicato ai servizi. Questo primo alimentatore
fornirà la tensione e la corrente necessaria al
motore argomentato permettendo, al sistema
di antenne, di completare l'angolo giro di 360°
00' 00'' con un tempo stimato in un 2' 00''.
Pertanto questa prima opzizione deve
considerarsi la rotazione “veloce”.
Parimenti un secondo alimentatore, sempre con
autonomo ponte a diodi, raddrizza la tensione
AC di 12 volt, anch'essa prelevata dal medesimo
trasformatore dedicato ai servizi. In questo caso
il sistema di antenne completa l'angolo giro in 4'
20''. Pertanto questa seconda opzione deve
considerarsi la rotazione “lenta”.
Il terzo alimentatore, sempre con autonomo pon
te a diodi, raddrizza la tensione AC di 12 volt,
sempre prelevata dal trasformatore dei servizi,
e dedicato all'illuminazione degli strumenti a
bobina mobile ed, eventualmente, altri circuiti
di impronta digitale.
I circuiti relè, brevemente, consentono si far
muovere il motore in senso orario ed in senso
contrario, sensi controllati manualmente da due
distinti pulsanti al pannello nonché controllati ai
fine corsa da due pulsanti swincing.
Un terzo relè del circuito permette di scegliere
la rotazione lenta da quella veloce mentre il
quarto è una predisposizione realizzata per
permettere ad un circuito digitale di agire
direttamente sul rotore. Infatti, in posizione di
non manovra manuale la stessa è esclusa.
Viceversa è esclusa la manovra digitale ma non il
controllo di posizione.

Ik5hgu Roberto

 


 

RELAZIONE DESCRITTIVA
ASSEMBLAGGIO MECCANICO MOTORE
E RIDUTTORI A VITE SENZA FINE

Per la realizzazione del rotore di azimut del
sistema di antenne HF sono stati conservati
alcuni riduttori a vite senza fine nonché un
primo riduttore applicato al motore DC già
illustrato nella relazione relativa alla gestione
elettronica del medesimo.
In particolare sono stati utilizzati un primo
riduttore con rapporto i = 10 coniugato
direttamente con l'albero veloce (albero del
motore), un secondo riduttore intermedio con
rapporto i = 30 ed un terzo, al comando
dell'albero lento, con rapporto i = 25, ottenendo
un rapporto totale di riduzione, discretamente
lungo, i = 7500, che ha permesso di ottenere una
riduzione idonea (velocità angolare) a gestire
delle antenne HF, anche del settore 30 e 40
metri di lunghezza d'onda.
Nell'assemblaggio di questi riduttori,
provenienti dal mercato surplus, sono stati presi
in considerazione un paio di aspetti importanti
per la riuscita della costruzione, oltre ad altri.
Il primo concernente la qualità del riduttore
trovato, verificando la non presenza di giochi
angolari al di fuori delle specifiche tecniche,
giochi che devono considerarsi naturali se
compresi tra 0° 20' 00'' e 0° 30' 00' nonché una
spiccata usura di qualche cuscinetto.
Il secondo aspetto, ha preso in esame la
reversibilità statica del moto. Infatti il primo
riduttore con rapporto i = 10 non ha
irreversibilità statica. Contrariamente il secondo
riduttore, con rapporto, i = 30 ed il terzo, con
rapporto i = 25, sono, da tabella tecnica della
casa costruttrice, nella probabile, seppur
incerta, posizione di irreversibilità.
La doppia posizione di altamente probabile
irreversibilità non disgiunta dal freno permanen
te installato nella boccola superiore a cravatta
dell' ultimo segmento del palo tralicciato,
consentono di sostenere l'irreversibilità statica
del rotore oggi presentato.
D'altro canto la boccola superiore a cravatta
permette di salvaguardare l'inalterabilità dei
giochi angolari del riduttore, in presenza del
nocivo effetto del dondolio delle antenne
generato dalla spinta intermittente del vento.
Oltre a quanto detto, la boccola a cravatta non
permette, conseguentemente, il generarsi di
nocivi effetti fatica nella struttura degli aerei
elettrici ovvero indesiderate spinte (effetto
vibrante per analogia), effetto che renderebbe
impossibile realizzare e garantire una
irreversibilità statica totale di qualsivoglia
riduttore anche in presenza di rapporti
notevolmente lunghi.
All'albero lento del rotore, che non alloggia
cuscinetti obliqui, sono stati tolti tutti i carichi
assiali perchè superiormente, solidale con
l'ultimo gruppo di riduzione, è stata costruita
una piastra di montaggio che alloggia un vistoso
cuscinetto conico, anch'esso proveniente dal
mercato surplus, salvaguardato dagli agenti
atmosferici. Infatti il medesimo è stato
alloggiato all'interno del giunto dedicato
all'assorbimento dei probabili piccoli
disiallineamenti con la boccola a cravatta,
rendendo la macchina completa nel suo insieme
pronta ad essere installata all'interno di un
segmento di palo tralicciato ed altresì pronta ad
accogliere il mast per le antenne.

Ik5hgu alla premiazione